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Curiosità Carlo III di Borbone, il sovrano illuminato

Carlo III di Borbone, il sovrano illuminato

Quando Carlo di Borbone fu incoronato con la “più bella corona d’Italia” aveva appena 18 anni. Era di statura media, con un corpo asciutto e muscoloso, gli occhi chiari e i lineamenti del viso molto marcati. La sua educazione non fu delle migliori, pare che il fratello fosse più incline allo studio, mentre lui era amante della caccia e della pesca. Fu considerato come il primo grande sovrano del nuovo regno, anche se in realtà fu suo padre Filippo V a governare il meridione per primo.

Non era l’erede diretto al trono, ma il fato fu dalla sua parte. Infatti, non solo divenne re di Napoli e Sicilia nel 1734, ma venticinque anni dopo salì anche al trono di Spagna. Carlo di Borbone fu un sovrano illuminato, attuò politiche di ripresa economica e sociale, incentivò la nascita di manifatture locali e fu grande promotore delle arti. Avviò un processo di rinnovamento che trasformò Napoli in una capitale dinamica e di grande vivacità culturale.Attuò politiche economiche e sociali finalizzate a risollevare le finanze del regno.

Estromise i nobili dal governo introducendo gli alti funzionari, ma mantenendo comunque rapporti con l’aristocrazia. Anche il cerimoniale di corte fu semplificato e prese parte ad ogni evento pubblico e religioso entrando in contatto con il popolo ad ogni occasione. Immancabile era la messa alla chiesa di S. Maria del Carmine di domenica pomeriggio dove lo accoglieva sempre una folla festante. La prima opera finanziata dal nuovo re fu il Teatro S. Carlo, che divenne epicentro culturale e tempio dell’arte. Seguirono la costruzione della Reggia di Portici, quella di Capodimonte e quella di Caserta. Avviò gli scavi di Pompei ed Ercolano. Aprì le manifatture reali, come l’arazzeria e la fabbrica di porcellane.

La sua promessa sposa Maria Amalia di Sassonia arrivò a Caserta in piedi, il loro matrimonio combinato sembra destinato a non durare e invece in brevissimo tempo i due diventano inseparabili, anche durante l’epidemia di vaiolo che tenne Maria Amalia in quarantena per diverso tempo, i due si scrissero interminabili lettere d’amore. Dopo aver governato per 25 anni, nel 1759 Carlo III abdicò in favore del figlio Ferdinando e insieme alla consorte, lasciarono Caserta per raggiungere la Spagna.