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Food Marcianise: la tradizione culinaria della rana

Marcianise: la tradizione culinaria della rana

Esiste una tradizione culinaria a Marcianise in grado di sedurre i palati più raffinati e di far storcere il naso a quelli più tradizionalisti. E’ la tradizione della rana, non quella pescatrice, ma l’anfibio, diffusissimo già nell’antichità nelle zone oggi riconducibili ai Regi Lagni.
La carne della rana ha un sapore gradevole ed è particolarmente digeribile. Ha una buona quantità di proteine ed è invece scarsissima di grassi. L’utilizzo che se ne fa in Italia si è intensificato soprattutto durante l’ultimo conflitto mondiale, ma oggi è destinata prevalentemente ad un pubblico di nicchia. La carne di rana può essere adattata alla stragrande maggioranza di ricette classiche di carne e pesce, ma nella maggior parte dei casi si preferisce cucinarla fritta, soprattutto le cosce.


Pare che nei dintorni nella zona Ripe di Santa Veneranda, fosse presente una falda acquifera di tipo freatico (limitata superiormente da una superficie in corrispondenza della quale l’acqua è alla pressione atmosferica) e in altre zone, come l’attuale località Aurno, pare fossero presenti delle vasche per la maceratura della canapa. Un ambiente perfetto per lo sviluppo di insediamenti di rane.

L’amore culinario della città di Marcianise per la rana ha dato vita negli ultimi decenni ad una importante sagra che si svolge di solito durante la prima settimana di settembre. E’ l’Associazione “Il Sito” che ogni anno si fa promotrice dell’iniziativa. L’evento non ha solo una finalità culinaria, ma mette in evidenza anche il rispetto per l’habitat delle rane affinchè la specie venga salvaguardata. Gli organizzatori tendono a precisare sempre che le rane utilizzate per la sagra provengono tutte da allevamento.