fbpx
Top
Blog
Attualità Kaos, la serie netflix girata alla Reggia di Caserta

Kaos, la serie netflix girata alla Reggia di Caserta

Da qualche settimana è disponibile su Netflix la serie “Kaos”. La reggia di Caserta è stata scelta come uno dei pochi set italiani per questa produzione, che presenta un cast straordinario, tra cui la sceneggiatrice Charlie Covell e attori del calibro di Jeff Goldblum, David Thewlis, Cliff Curtis, Aurora Perrineau, Killian Scott, Janet McTeer e Nabhaan Rizwan.

La storia di “Kaos” segue sei personaggi umani che scoprono un legame ancestrale tra tre di loro e una profezia antica, mentre si confrontano con divinità arroganti e corrotte della mitologia greca. Zeus, interpretato da Jeff Goldblum, è afflitto da paranoie a causa di una nuova ruga sulla fronte e continua a governare l’Olimpo, popolato da dei capricciosi. La sua crisi di mezza età lo rende nevrotico e pieno di ansie, convinto che la ruga segni l’inizio della sua caduta, e comincia a vedere segni di declino ovunque.

La regina degli dei, Era (Janet McTeer), esercita il suo potere sulla Terra e su Zeus, ma la crescente paranoia del marito minaccia la sua libertà, spingendola a prendere iniziative. Nel frattempo, Dioniso, il figlio ribelle di Zeus (Nabhaan Rizwan), ha perso ogni freno e si sta avvicinando a un conflitto con il padre. Ade (David Thewlis), re degli inferi e un tempo alleato fidato di Zeus, inizia a perdere il controllo sul suo regno oscuro, con un aumento del malcontento tra i morti.

Sulla Terra, la situazione non è migliore: gli umani chiedono cambiamenti, ma Poseidone (Cliff Curtis), dio dei mari, delle tempeste e dei terremoti, sembra più interessato al suo megayacht e ai preparativi per la sua prossima festa, trascurando il benessere dei mortali. Tuttavia, alcuni umani iniziano a notare questa indifferenza: Riddi (Aurora Perrineau), Orfeo (Killian Scott), Ceneo (Misia Butler) e Arianna (Leila Farzad) sono individui con vite diverse, ma uniti in una lotta cosmica contro Zeus. Ognuno di loro, pur avendo ruoli distinti, potrebbe contribuire alla caduta degli dei.

Non resta che aguzzare la vista e riconoscere i luoghi vanvitelliani che sono diventati “la casa degli dei”