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Curiosità 5 Curiosità che (forse) non conoscevi della Reggia di Caserta

5 Curiosità che (forse) non conoscevi della Reggia di Caserta

La Reggia di Caserta è uno dei palazzi più grandi e imponenti d’Europa, un vero capolavoro del barocco. Voluta da Carlo di Borbone, Re di Napoli, la reggia fu progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli e costruita a partire dal 1752.

Credi di conoscere davvero tutto della residenza reale ?

Ecco per te 5 curiosità che ti faranno cambiare idea.

1.

L’architetto Luigi Vanvitelli non fu la prima scelta per realizzare il maestoso progetto della Reggia di Caserta. Ebbene sì, inizialmente fu contattato Nicola Salvi, l’architetto della Fontana di Trevi, ma per motivi di salute il professionista dovette rifiutare e l’incarico fu così affidato all’architetto Vanvitelli che fin da subito ottenne ampio consenso da parte del sovrano. Morto nel 1773 l’architetto di origini olandesi non riuscì a vedere la propria opera realizzata. I lavori finali furono poi seguiti dal figlio Carlo.

2.

All’interno della Sala dell’Estate è presente un tavolo importante che sembra realizzato in marmo pregiato, ma in realtà il materiale utilizzato è del semplice legno. La superficie altro non è che una sezione del tronco di un albero, che con una particolare tecnica (completamente segreta), dona una lucentezza tale da sembrare marmo. L’opera è attribuita allo scienziato Girolamo Segato, appassionato di mineralogia e di mummificazione che al ritorno da un viaggio in Egitto volle occuparsi di sfidare il tempo realizzando esperimenti che conservassero alla perfezione i materiali organici. Lo scienziato non ha mai rivelato a nessuno il procedimento utilizzato per rendere il legno del tavolo della Sala dell’Estate simile alla pietra marmorea classica.

3.

Fu per volere di Ferdinando di Borbone che nel 1845 Gaetano Genovese progettò una sorta di “sedia volante” , la progenitrice dell’ascensore. Costituita e realizzata prendendo come esempio il montacarichi, la sedia volante è fatta da una cabina in legno e due panche rivestite con la seta di San Leucio. Un meccanismo, azionato a braccia e costituito da ruote dentate sulle quali si avvolgevano delle robuste corde di canapa. L’ascensore veniva utilizzato dalla famiglia reale e fu anche ideato un dispositivo di sicurezza in grado di bloccare la sedia in caso di rottura di una fune. Un raffinato sistema di lancette in ferro, poi, permetteva ai presenti di capire quando il re raggiungeva il piano desiderato.

4.

Nonostante Caserta sia lontana dal mare, il giovane Ferdinando trasformò il parco della reggia in un vero e proprio campo di battaglia navale in miniatura. Al centro della  peschiera grande sorgeva un isolotto, soprannominato “la pagliara”, che diventava l’obiettivo di epiche battaglie navali. A bordo di piccole imbarcazioni, il futuro re e i suoi compagni inscenavano assalti e conquiste, utilizzando modellini di navi, frecce e persino piccoli cannoni. Un modo divertente per imparare le tattiche navali e prepararsi a future sfide.

5. 

I Borbone, noti per le loro riforme e innovazioni, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia d’Italia. Ma c’è un primato meno noto e decisamente più intimo legato al loro nome: l’introduzione del bidet nel nostro Paese. Fu proprio Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando e donna dalle abitudini raffinate, a far installare un bidet nel suo bagno privato alla Reggia di Caserta. Un gesto che, all’epoca, poteva sembrare bizzarro, ma che anticipava di secoli le nostre moderne esigenze di igiene personale.