I miracoli del crocifisso di Marcianise
Le feste in alcuni paesi del casertano sono molto sentite e hanno una tradizione importante. A Marcianise, i fedeli, hanno particolarmente a cuore la festa del crocifisso. Ma quali sono le sue origini e quali sono i prodigi che negli anni si sono verificati grazie ad esso?
La sua collocazione all’interno del Duomo di San Michele Arcangelo è ormai secolare. I più anziani in paese raccontano che la statua sia stata acquistata nel 1706 a Napoli. Alla fine di quel secolo ci fu un prolungato momento di siccità, la disperazione dei marcianisani fu tale da spingere il clero ad organizzare una processione nella speranza che la fede potesse aiutarli. Il giorno seguente, un’abbondante pioggia bagnò i terreni rinsecchiti. La felicità fu tale che gran parte del raccolto fu donato alla chiesa che riuscì così a costruire l’altare di marmo. Venne istituita iil 14 settembre la festa del crocifisso che ancora oggi si festeggia proprio quel giorno.
Anche un altro episodio negli anni ha coinvolto il crocifisso di Marcianise. Una donna, vedova che si recava quotidianamente in chiesa per la preghiera e opere di carità, finì con l’addormentarsi, le venne in sogno Gesù per manifestarle il suo disappunto sulle condizioni nella nicchia dove era conservata la statua, esprimendo il desiderio di veder costruita una nuova cappella. La donna raccontò la storia al sacerdote che non le crebbe, anzi l’accusò di eccessiva stanchezza e la invitò a riposarsi. L’episodio tornò in sogno alla donna la notte successiva e quella ancora dopo e dopo numerose insistenze della donna, il prete si convinse di ridare nuova vita alla cappella e con il contributo economico della vedova, la cappella fu ricostruita.