La tradizione della Madonna Incaldana
La devozione per la Madonna Incaldana, legata alla leggendaria sorgente termale, è un sentimento profondamente radicato nel cuore dei mondragonesi. Si narra che durante le incursioni saracene, il Convento del Belvedere, custode della sacra immagine della Prodigiosa, fosse stato saccheggiato e incendiato. L’icona rimase miracolosamente intatta, un segno divino che rafforzò la fede dei fedeli.
Dopo la cacciata degli invasori, per stabilire dove collocare definitivamente la sacra effigie, si scelse un metodo quanto mai singolare: affidarsi alla volontà divina. Un carro trainato da giovenche fu caricato dell’icona e lasciato libero di procedere. La leggenda narra che gli animali, guidati da una forza misteriosa, condussero la sacra immagine della Madonna fino all’Incaldana, un luogo intriso di spiritualità e legato alla presenza di una sorgente termale. Qui, in un punto preciso segnato da una croce di ferro, la processione si arrestò. La scelta di questo luogo, così ricco di significati simbolici, sancì un legame indissolubile tra la Madonna e la comunità di Mondragone.
Da quel momento, la Prodigiosa divenne la protettrice della città, preservandola da ogni male e operando numerosi miracoli. La riconoscenza dei fedeli fu tale che, nel 1776, Papa Pio VI concesse l’indulgenza plenaria a tutti coloro che si recavano in pellegrinaggio presso la cappella a Lei dedicata.