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Curiosità La tradizione della scrippella mondragonese

La tradizione della scrippella mondragonese

Le tradizioni sono il patrimonio culturale di un popolo, la sua identità. Preservarle significa non solo onorare la memoria dei nostri antenati, ma anche trasmettere ai posteri un senso di appartenenza e di continuità. Purtroppo la frenesia della vita moderna mette a rischio molte di queste usanze, che rischiano di scomparire per sempre. È giusto, quindi, fare tutto il possibile per mantenerle vive, trasmettendole alle nuove generazioni.

La scrippella mondragonese è proprio una di quelle, un dolce dalla preparazione laboriosa, che richiede maestria e passione. L’impasto, a base di farina, uova, zucchero e aromi naturali, viene lavorato a mano dalle scrippellare, donne che custodiscono gelosamente la ricetta originale. Dopo aver lievitato per alcune ore, viene steso e tagliato a strisce, che vengono poi intrecciate a formare la caratteristica spirale. La scrippella, viene poi fritta e servita calda. Tutto qui? Non proprio, la scrippella è molto più di un dolce, un’occasione per riunire la comunità, un rito che celebra l’amore e la speranza. Preparate in occasione di un matrimonio,le scrippelle diventano augurio di fertilità e prosperità per i futuri sposi. La tradizione vuole che all’alba (più o meno un mese prima del lieto evento) due scrippellare si rechino a casa della sposa lavorando l’impasto, che viene lasciato riposare fino alle 7.00. Una volta fritte vengono avvolte in carta bianca assorbente con al centro alcuni confetti augurali come simbolo delle imminenti nozze.

Queste dolci spirali vengono sono riservate solo agli invitati del matrimonio, ma vengono condivise con amici, conoscenti e vicini di casa, vengono affidate alle mani di alcuni bambini. Questi ultimi, come piccoli ambasciatori, li distribuiscono ai compaesani, ricevendo in cambio un gesto di gratitudine che suggella il legame tra la comunità e la coppia di sposi.

E tu conoscevi questa antica tradizione di Mondragone?