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Alvignano



Piccolo comune situato alle pendici dei Colli Caprensi o Monti Trebulani, con un bellissimo affaccio sulla piana dominato dal Massiccio del Matese. La storia di Alvignano inizia con l’antica città di Cubulteria. Quest'ultima prende il nome da un personaggio importante nell’epoca imperiale di Roma del II secolo, Marco Aulo Albino. I casali si formarono dopo la distruzione di Cubulteria nel VIII-IX secolo da parte dell’invasione dei Saraceni. Marco Aulo Albino aveva una villa nelle vicinanze dell’attuale chiesa di San Sebastiano (Villa Albiniani); da questo nome è nata la cittadina di Alvignano con i suoi casali derivanti dai nomi di nuclei familiari e dalla costruzione di successive chiese: San Mauro, San Nicola, Petrilli, Angiolilli, Faraoni, Rasignano San Pietro e in alto sui colli Marcianofreddo. Il nuovo centro fu feudo dei Normanni, degli Angioini e degli Aragonesi. Fu posseduto da numerosi e importanti famiglie tra le quali quelle degli Origlia, dei De Clavellis ed infine i Gaetani duchi di Laurenzana. Quest’ultima ebbe il dominio sulla terra di Alvignano fino alla fine delle servitù feudali nel 1806. Tra il 1800 e il 1900 i piccoli casali si saldarono tra loro lungo la strada statale 158 dando origine all’attuale agglomerato urbano, anche se alcuni di essi conservano ancora oggi una posizione isolata rispetto al paese come Marcianofreddo.

Basilica di Santa Maria in Compulteria
Castello di Alvignano
Via Valli