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Pignataro Maggiore



La storia di Pignataro, durante l'epoca romana, è strettamente legata a quella dell'antica città di Cales. Situata in una posizione strategica tra Lazio e Sannio, Cales era contesa tra queste due regioni per la sua importanza strategica. Nel 420 a.C., dopo aver sconfitto i Sanniti che la occupavano, i Romani trasformarono Cales in una colonia romana, concedendole il diritto di mantenere una certa autonomia, compresa la facoltà di coniare moneta. Paradossalmente, questo periodo di dominazione romana portò a Cales una fase di grande prosperità. Tuttavia, questa prosperità fu di breve durata. Poco più di un secolo dopo, nel 298 a.C., la colonia romana cadde nuovamente sotto il controllo dei Sanniti e, successivamente, nel 211 a.C., sotto quello di Annibale. Con l'inizio della guerra punica in Spagna, Cales subì anche rappresaglie da parte delle milizie romane per non aver fornito il sostegno richiesto a Roma, sia in termini militari che finanziari. Questo segnò l'inizio del declino per Cales. I suoi abitanti, ormai ridotti a pochi superstiti, furono costretti a sopportare continui saccheggi, incursioni, epidemie e disastri naturali come alluvioni e terremoti. La città subì inoltre l'oppressione dei barbari e, successivamente, dei saraceni. Alla fine dell'VIII secolo d.C., ormai distrutta, Cales fu abbandonata dai suoi abitanti, che cercarono rifugio altrove. Da queste popolazioni sorsero i nuclei delle future comunità di Calvi Risorta, Sparanise, Francolise e Pignataro Maggiore.

Chiesa San Filippo e Giacomo 

Via Pozzillo